domenica 3 agosto 2014

Mamma li alieni!

Tempo fa una cara amica mi ha detto che, probabilmente, la figlia teen-ager doveva sembrarmi un alieno e io, spavalda, ho replicato che grazie alla mia esperienza a scuola era più un deja-vù quasi esilarante (per la serie: hogiàvistotuttoesocomeaffrontarlo).
In realtà mi rendo conto che siamo solo all'inizio di questo interessante viaggio e forse sono stata TROPPO spavalda.
Ogni, tanto, lo confesso, non riconosco più la mia discendente; o meglio, credo che abbia sviluppato almeno due personalità aggiuntive, che allietano di quando in quando le nostre giornate.
La presenza più ingombrante è sicuramente Ugo il Camionista: cammina con andatura combattiva, mani in tasca, sboccato e litigioso. Gli esemplari di sesso maschile scatenano generalmente il suo turpiloquio/insofferenza, salvo rari eletti che meritano la sua cameratesca compagnia. I pomeriggi possono trascorrere allora nella più completa armonia parlando di manga, computer e programmi annessi, vidoegiochi e affini.
Questa entità abbandona il corpo di quella che un tempo era la mia bambina, nel momento in cui il turpiloquio contagia il pargolo minore, apprendista camionista: allora riemerge la sorella solerte, nel senso che con solerzia si mette ad infamare il fratello piccolo, ricordandogli che non deve dire parolacce.


Saltuariamente fa la sua comparsa Po, Il Guerriero Dragone/Panda pasticcione: il terrore delle tovaglie bianche, disseminatore di macchie, allegro consumatore di Nutella/maionese/gelato/aceto balsamico che lasciano immancabilmente uno svolazzo sui vestiti – quando va bene solo sulle guance o sul mento...
Si muove inconsapevole di limiti e spazi vitali, per cui colleziona lividi/sbucciature/bernoccoli collidendo con superfici piane o appuntite indiferentemente.
Mi sorge adesso un dubbio: sarà per questo che quando noi, dell'era Giurassica, chiedevamo il motorino a 14 anni, i nostri genitori cercavano in tutti i modi di distoglierci dall'insana passione?
Cosa diavolo può combinare Po il Pasticcione su due ruote motorizzate? Interrogativo inquietante, che ora voglio accantonare.
Osservando quotidianamente questa creatura in ebollizione, mi chiedo come le diverse sfaccettature si ricomporranno. L'adolescenza è stata definita con metafore diverse e, sicuramente, qualcuno avrà già usato il paragone di un calderone: perchè questo mi fa venire in mente. Un processo incandescente, una sorta di turbolenta alchimia che tutti abbiamo attraversato e da cui siamo emersi come adulti(?) quali ora siamo.
Mi domando se, e quando, compariranno altre simpatiche presenze e, soprattutto, quali. Perchè lo confesso, Ugo e Po mi stanno simpatici.
Sicuramente più simpatici di Barbie Ommioddiomisièspezzataununghia o della sua amica Diva Guardachevestitoborsascarpefighecheciò.